Ogni anno, come un orologio svizzero impazzito, arriva quel momento in cui Internet impazzisce, i carrelli virtuali si riempiono più in fretta dei posti a sedere in treno a Natale, e il mondo intero si convince che risparmiare il 20% su un frullatore sia una missione di vita o di morte: è il Black Friday online. Quel giorno magico in cui gli sconti promettono meraviglie, i siti vanno in tilt e tutti noi ci trasformiamo in cacciatori di offerte con la stessa determinazione di un falco pellegrino che ha appena avvistato uno sconto su un iPhone.
Il Black Friday online è diventato una vera e propria disciplina sportiva. Ci sono i professionisti, che preparano la lista dei desideri settimane prima, studiano i prezzi e impostano notifiche (!!!) su ogni piattaforma esistente. Poi ci sono gli improvvisati, quelli che si collegano la mattina del grande giorno e iniziano a cliccare ovunque come se stessero giocando a un videogioco a tempo. Infine, ci sono gli scettici, che dicono “tanto sono finti sconti”, ma che poi alle 23:58 li sorprendi con un paio di cuffie nuove nel carrello, perché, si sa, la curiosità è più forte del cinismo.
La vera esperienza del Black Friday online inizia con la connessione. Devi avere una rete stabile (ti ricordi le prestazioni della linea ISDN o sei troppo giovane o tu lettore?), perché basta un rallentamento di due secondi e l’oggetto dei tuoi sogni sparisce. È una lotta contro il tempo e contro milioni di altre persone che vogliono esattamente quello che vuoi tu. È una gara a chi clicca prima, un Far West digitale dove il dito più veloce sul mouse vince. Non importa se si tratta di un televisore, di una giacca o di un tostapane: il principio è lo stesso. Quando compare la scritta “solo 3 pezzi rimasti” (principio di scarsità), la ragione se ne va in vacanza e l’istinto da predatore prende il sopravvento.
E poi c’è la trappola più subdola di tutte: lo sconto irresistibile su qualcosa che non ti serve. All’inizio pensi “ma sì, è solo un acquisto piccolo”, e alla fine ti ritrovi con un mini proiettore per il soffitto, una lampada da scrivania a forma di gatto e un set di tazze con scritte motivazionali in tedesco (ovviamente tu non conosci il tedesco). Ma almeno li hai pagati con il 70% di sconto, quindi ti senti comunque un genio della finanza.
Un altro aspetto da non sottovalutare è la paranoia del prezzo. Passi ore a controllare se davvero è un affare o se il sito ha gonfiato i prezzi il mese prima. Confronti Amazon, eBay, siti di sconti online , siti cinesi e persino il negozio del cugino del vicino, perché vuoi essere sicuro di non farti fregare. Alla fine, però, compri lo stesso, perché l’idea di perdere “l’occasione dell’anno” è più forte di qualsiasi dubbio.
Il Black Friday online è anche un grande spettacolo sociologico. È la dimostrazione che il consumismo può diventare un evento collettivo, una sorta di carnevale digitale dove tutti indossiamo la maschera del risparmiatore, anche se in realtà spendiamo più del solito. Ma in fondo, va bene così. È divertente, è caotico, è un piccolo rito moderno che ci ricorda quanto siamo facilmente seducibili da un bel -50%. E quando il venerdì nero finisce, ci ripromettiamo di non cadere mai più nella trappola. Fino al Cyber Monday, ovviamente… ma di questo – forse – ne parleremo nei prossimi giorni.
Adesso ho fame, devo andare a mangiare qualcosa! (bugia, già pranzato, devo digerire…)
JackVex
