Addio contanti: Il portafoglio in via d’estinzione?

Nel futuro che si staglia all’orizzonte, sembra che stiamo preparando un funerale a dir poco surreale: quello per il caro vecchio contante. Monete e banconote, che per secoli sono state le protagoniste dei nostri scambi economici, stanno pian piano diventando figure di sfondo in un mondo dominato da carte, app e portafogli digitali. Ma cosa ne sarà dei portafogli fisici, quei contenitori di ricordi, bigliettini scarabocchiati, scontrini di cene troppo costose e, occasionalmente, qualche spicciolo superstite?

Portafogli: da scrigno del tesoro a reliquia

Un tempo il portafoglio  era un simbolo di personalità. C’era chi lo preferiva elegante in pelle, chi sportivo e resistente, chi lo riempiva fino a scoppiare con carte fedeltà e fotografie sbiadite. Ma oggi? Basta una carta contactless o uno smartphone per pagare un caffè, acquistare un biglietto del treno o saldare un conto al ristorante. Il portafoglio, un tempo indispensabile, rischia di essere relegato al ruolo di cimelio vintage, accanto ai vinili e alle macchine da scrivere.
 
PORTAFOGLI ZIP PICCOLO GEO CLASSIC CW0776000 ALVIERO MARTINI 1A CLASSE
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La riscossa dei portatessere

Con la scomparsa del contante, i portafogli tradizionali sembrano destinati a cedere il passo ai portatessere. Più piccoli, più pratici e, diciamocelo, anche più alla moda. Il portatessere-porta carta di credito è il nuovo must-have per chi vuole viaggiare leggero senza rinunciare allo stile. Dentro, solo l’essenziale: una carta di credito, il documento d’identità, magari una tessera fedeltà per il supermercato. Ma cosa accadrà quando anche queste carte verranno digitalizzate e integrate nei nostri smartphone? Saremo costretti a portare in giro un’app per fare bella figura?

E il fascino delle monete?

Ricordate la sensazione di infilare la mano in tasca e trovare una moneta da due euro che avevate dimenticato? O il tintinnio rassicurante di un pugno di spiccioli in fondo al portafoglio? Sono piaceri semplici, ma irrinunciabili per molti. Eppure, il progresso tecnologico ci sta portando verso un futuro senza monete, dove la nostalgia del “sonante” sarà sostituita dal freddo bip di una transazione elettronica. E se le banconote scompaiono, che fine farà l’arte di piegarle in forme bizzarre durante i momenti di noia? Quanti libri e racconti incentrati magari su una banconota o una moneta…

Immaginiamoci per un momento un mondo senza contanti

Gli spiccioli per il carrello del supermercato saranno un ricordo del passato. I bambini non riceveranno più una banconota sgualcita dai nonni, ma una ricarica sul loro conto digitale. Addio a quel gesto romantico di lasciare la mancia in contanti sul tavolo del ristorante; al suo posto, un laconico messaggio sull’app: “Mancia aggiunta al conto” sul gestionale del ristorante. 
Ma non è tutto. L’assenza di contanti potrebbe anche creare momenti imbarazzanti. Pensate a chi oggi sfoggia portafogli gonfi di banconote per impressionare; nel futuro cashless, dovrà limitarsi a esibire uno smartphone con la batteria scarica? E come gestiremo i mercatini delle pulci, dove il fascino è proprio nel contrattare il prezzo di un oggetto inutile ma irresistibile?
PORTA CARTE CON ZIP EMPIRE IN PELLE MARTELLATA 34H3S8ED3L001 MICHAEL KORS
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Una delle promesse più allettanti della scomparsa del contante è la maggiore sicurezza. Senza banconote in tasca, i borseggiatori dovranno reinventarsi. Forse vedremo un’ondata di “hacker da strada” che tenteranno di sottrarci crediti digitali con sofisticati dispositivi elettronici. Oppure assisteremo alla nascita di una nuova generazione di rapinatori dal cuore tenero che, non avendo più soldi fisici da sottrarci, si limiteranno a chiedere un selfie ricordo.

Il paradosso della libertà

C’è però un aspetto più serio da considerare: la libertà personale. I contanti garantiscono anonimato e indipendenza, caratteristiche che le transazioni digitali non sempre possono offrire. Senza contanti, ogni nostro acquisto sarà tracciabile, ogni spesa catalogata. E chi vuole comprare una bottiglia di vino di dubbia qualità senza lasciarne traccia? O un regalo segreto per il partner senza che questo compaia sul resoconto bancario condiviso?
Nonostante tutto, possiamo sperare in una rinascita creativa. I designer potrebbero inventare nuovi accessori per sostituire i portafogli tradizionali. Magari braccialetti smart che integrano chip per i pagamenti, oppure collane hi-tech che fungono anche da portachiavi digitali. Chissà, forse torneremo a dare valore non tanto all’oggetto, ma al gesto stesso del pagare.
Se davvero i contanti spariranno, sarà inevitabile provare un po’ di nostalgia. Ricorderemo con affetto i giorni in cui la scelta di una banconota da venti euro poteva fare la differenza tra una pizza margherita e una quattro stagioni. O quando il tintinnio di una monetina nel distributore automatico ci faceva sperare in una bevanda fresca.
L’assenza di contanti potrebbe anche avvicinarci a un mondo senza barriere. In un sistema totalmente digitale, le transazioni sarebbero immediate e universali, senza il bisogno di cambiare valuta o affrontare commissioni esorbitanti.

Ma saremo davvero pronti a rinunciare alla bellezza di possedere banconote esotiche, ricordo di viaggi lontani?

Il futuro senza contanti è un futuro che promette comodità, velocità e sicurezza. Ma ci chiede anche di rinunciare a qualcosa di profondamente umano: il contatto fisico con il denaro, i gesti, le emozioni che esso porta con sé. Forse è il caso di iniziare a conservare qualche moneta e banconota come souvenir, non si sa mai. Potrebbero diventare pezzi da collezione, o meglio ancora, l’ennesima scusa per raccontare ai nipoti: “Ai miei tempi, i soldi erano veri… e avevano un odore!”.
Vedremo…