Gli yacht… quelle eleganti astronavi del mare che sembrano uscire da un sogno di lusso sfrenato, sono l’accessorio preferito dei ricchi. Certo, le auto di lusso sono carine e gli aerei privati fanno scena, ma niente grida “Sono miliardario e non so come spendere i miei soldi” più di uno yacht da 50 metri che scivola lento nei porti turistici come un cigno dorato. Gli yacht non sono solo barche. Sono il biglietto da visita galleggiante dei super ricchi, un modo per dire al mondo che possiedono tutto e pure il mare. È come se, da qualche parte, avessero un documento che afferma: “Il Mediterraneo? L’ho comprato ieri, insieme a una collezione di arte moderna e un’isola privata che non trovo più sulla mappa”.
Immagina la scena: è una calda giornata d’estate, il sole splende e il porto turistico è pieno di piccole imbarcazioni che si affannano per trovare un posto. Ed ecco che appare lui, lo yacht dei sogni. Da lontano, sembra quasi un miraggio. È bianco, brillante e abbagliante, come se fosse stato appena lucidato da una squadra di elfi altamente specializzati. Man mano che si avvicina, i marinai dei comuni mortali, quelli che navigano con barche di dimensioni più modeste, iniziano a farsi da parte, come se stesse passando un re. Non c’è bisogno di dirlo, ma lo yacht si fa strada come se avesse la precedenza su tutto e tutti. E, in un certo senso, ce l’ha.
I porti turistici sono l’equivalente marino dei parcheggi VIP.
Ecco il momento in cui i proprietari di questi yacht, abbronzati come statue greche e con i vestiti freschi di boutique, sbarcano. Ma attenzione, non si tratta di un normale “sbarco”. No, questo è un vero e proprio evento. Il proprietario dello yacht non scende dalla sua nave come una persona qualunque. No, lui lo fa con stile, in slow motion, come in un film d’azione. Mentre tocca il molo, tutto il porto sembra fermarsi. I bambini smettono di giocare, i gabbiani sospendono il loro volo, perfino le onde del mare sembrano rallentare per ammirare lo spettacolo.
E poi arriva l’aperitivo. Ah, l’aperitivo! Per il comune mortale, un bicchiere di vino e qualche stuzzichino sono più che sufficienti per chiamare “aperitivo” il pre-serata. Ma quando sei un ricco yachtista, l’aperitivo è tutta un’altra cosa. Prima di tutto, non c’è “un bicchiere di vino”, c’è un sommelier personale a bordo che si assicura che ogni sorso provenga dalla cantina giusta. Magari un Barolo invecchiato quanto il conto in banca del proprietario, o uno champagne così raro che viene stappato solo nelle occasioni in cui si desidera mostrare agli amici quanto poco conti il denaro nella propria vita.
Gli stuzzichini? Non sono le solite olive e noccioline.
No, qui stiamo parlando di caviale servito su foglie d’oro, tartine preparate da chef stellati e gamberi che probabilmente sono stati pescati poche ore prima a qualche miglia di distanza dallo yacht. Tutto questo mentre la vista sul mare cristallino e la brezza marina fanno da sfondo a questo momento di pura opulenza. E ovviamente, nessuno mangia troppo, perché si sa, i ricchi devono mantenere la linea per le foto su Instagram. L’aperitivo è un’arte sottile: si sorseggia, si chiacchiera e si ride piano, molto piano, come se ogni risata dovesse costare mille dollari.
E come si trascorre il tempo su uno yacht, ti chiedi? Non pensare che sia tutto sole, mare e relax. No, su uno yacht di lusso la giornata è pianificata con precisione maniacale. Si comincia con una colazione all’altezza di un hotel a cinque stelle, seguita da un paio di ore di “sano riposo” che implica prendere il sole su lettini disegnati da qualche architetto famoso, magari con un impianto di raffrescamento a nebulizzazione che genera una sottile e piacevole nebbiolina. Dopo, magari, una breve escursione con il tender – che, per chi non lo sapesse, è la versione di lusso della piccola imbarcazione di servizio. Questi tender non sono come quelli che puoi trovare nei negozi di nautica. Sono gioielli di ingegneria, completi di ogni comfort e con motori potenti che potrebbero tranquillamente partecipare a una gara di velocità. Un giretto in SUP luminescente? Si ma solo di sera…
Nel pomeriggio, c’è sempre qualche attività “attiva” programmata. Forse un po’ di sci d’acqua, o magari un giro con le moto d’acqua, sempre a disposizione e pronte per l’uso. Ma non aspettarti una semplice moto d’acqua qualunque. Parliamo di modelli esclusivi, aerodinamici, con prestazioni che farebbero impallidire un pilota di Formula 1. Oppure, se si vuole qualcosa di più rilassante, ci sono le immersioni subacquee, naturalmente accompagnate da un istruttore privato che conosce ogni segreto dei fondali marini.
La sera, dopo una lunga giornata passata a non fare praticamente nulla di realmente produttivo, si torna sul ponte principale per la cena.
Ma non stiamo parlando di una cena qualunque. Qui entra in gioco lo chef personale dello yacht, una figura misteriosa che sembra sempre pronta a preparare il pasto più incredibile che tu abbia mai assaggiato, una figura che dispone di eccellenti attrezzature per cucina professionale. Il menù cambia ogni sera, e ovviamente, ogni piatto è presentato come una vera e propria opera d’arte. Si mangia sotto le stelle, circondati solo dal mare, mentre qualche musica di sottofondo – magari suonata da un quartetto d’archi in miniatura – accompagna la serata. Naturalmente, non mancano i fuochi d’artificio, perché ogni ricco che si rispetti deve avere un modo spettacolare per concludere la giornata.
Ma torniamo un attimo all’entrata nei porti turistici, perché non abbiamo ancora parlato della cosa più importante: gli altri yachtisti. Quando un miliardario attracca, non lo fa mai senza che un gruppo di “colleghi” osservi attentamente. È un po’ come una sfilata di moda nautica, dove lo yacht migliore, più lungo, più lucido, è quello che attira più attenzione. Approdare in un porto è un’occasione sociale, un po’ come andare a una festa esclusiva dove tutti conoscono tutti, e tutti sanno quanti milioni l’altro ha speso per rifare il ponte l’anno scorso. C’è sempre un’aria di sana competizione, ma senza mai dirlo apertamente, perché essere ricchi è anche saper mantenere una certa classe, anche quando si cerca di dimostrare di avere più denaro degli altri.
Gli yacht, in fondo, sono simboli di potere e di status.
Sono una dimostrazione pubblica di ricchezza, ma anche di gusto e raffinatezza. Certo, ci sono yacht che sembrano discoteche galleggianti, pieni di luci, colori e accessori improbabili. Ma poi ci sono quelli che puntano alla sobrietà (si fa per dire), dove il design minimalista e il bianco candido delle superfici riflette lo stile di vita discreto del proprietario. In entrambi i casi, lo yacht è molto più di un semplice mezzo di trasporto marittimo. È un’esperienza, una dichiarazione, un modo per dire: “Guarda quanto sono fortunato, e tu no”.
E così, mentre la maggior parte delle persone si accontenta di guardare questi giganti dei mari da lontano, magari sognando di un giorno salirci a bordo, i ricchi continuano a solcare le acque, con il loro bicchiere di champagne in mano, godendosi la vita a un livello che pochi possono comprendere. Ma hey, alla fine, sognare non costa nulla. E mentre i loro yacht lasciano il porto, scivolando via verso l’orizzonte, tu puoi sempre immaginarti su quel ponte, sorseggiando un drink e pensando: “Forse un giorno…”.
PS: Non fraintendere, a chi scrive i ricchi piacciono tanto…